Il mondo del network marketing

Pubblicato il 1 settembre 2025 alle ore 16:28

Il network marketing è spesso presentato come un’opportunità di libertà, crescita personale e indipendenza economica, e in parte è vero, ma come in ogni settore esistono ombre, rischi e dinamiche tossiche che possono intrappolare chi non è preparato.

 

Uno dei primi pericoli è l’idolatria del “guru”: molti leader si presentano come mentori illuminati e modelli di successo, ma dietro l’aura scintillante spesso ci sono numeri gonfiati, auto a noleggio per i video motivazionali e storytelling forzati.

 

Un altro aspetto critico è la cultura della pressione, fatta di frasi manipolatorie come “se non investi non credi abbastanza in te stesso” o “chi non raggiunge risultati è perché non lavora abbastanza”, che generano sensi di colpa e frustrazione nei nuovi incaricati. A questo si aggiungono le false promesse di guadagni facili, che restano il grande tranello del settore: se qualcuno ti promette soldi veloci e senza sforzo, è meglio scappare, perché il network marketing è un lavoro vero che richiede tempo, costanza e competenze. Spesso compare anche la manipolazione emotiva, con il ricatto affettivo che ti fa sentire in colpa se lasci la rete o se non partecipi a un evento, trasformando una comunità in qualcosa di molto simile a una setta. Non mancano i leader che sfruttano i nuovi arrivati: li spingono a lavorare e reclutare senza insegnare nulla di pratico, raccogliendo solo i frutti del loro impegno.

 

Ci sono poi le illusioni legate agli eventi “risolutivi”: weekend motivazionali e seminari che diventano un business a parte, spesso creati solo per spillare soldi senza offrire strumenti concreti. Un ulteriore rischio è perdere l’equilibrio vita-lavoro, trasformando ogni amico in un potenziale cliente e ogni momento libero in un webinar, con la conseguenza di logorare relazioni personali e vivere in funzione del business.

 

La verità è che il network marketing può essere un’esperienza potente e trasformativa solo se vissuta con consapevolezza: non bisogna permettere a nessuno di manipolare, pressare o convincere che si è “sbagliati” se non si producono abbastanza risultati. La regola è semplice: scegliere leader trasparenti, team che insegnano davvero e un ambiente che valorizzi la persona, non solo i numeri.

 

Il network marketing non è tossico di per sé: tossiche sono le persone e i sistemi che lo gestiscono male.

 

Tu meriti di stare dalla parte sana del gioco e soprattutto di preservare le tue energie, perché senza energia non c’è né business né vita che tenga. DG

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